Progetti a Carpineto AS.TE.R.

A Carpineto sono stati realizzati progetti di marketing territoriale
CarpinetoMark
Laboratorio di Marketing Territoriale di Carpineto RomanoDal 21 Gennaio 2013 al 30 Dicembre 2013
Enti coinvolti: Comune di Carpineto Romano
I Comuni di Carpineto Romano e Montelanico hanno convenuto di realizzare un programma di formazione-intervento per la realizzazione di un laboratorio di marketing territoriale preparando un gruppo di giovani del territorio che vorranno utilizzare questa opportunità per professionalizzarsi, ma anche per dare un contributo all'intera comunità per far crescere la cultura del marketing territoriale in modo diffuso e tale da supportare le politiche di sviluppo locale e quindi di occupazione sul territorio.
Il primo gruppo di giovani, quelli di Carpineto Romano, ha risposto al bando pubblico emesso a fine dicembre 2012 . I giovani selezionati hanno iniziato il corso di formazione-intervento il 6 di febbraio 2013 e lo hanno concluso il 9 di febbraio. Si sono poi preparati per presentare il frutto del loro lavoro di promozione del territorio sul portale web di marketing territoriale alla Comunità locale. La presentazione è avvenuta il 27 di marzo presso il Centro sociale degli Anziani di Carpineto.
i giovani di CarpinetoMark
30.06.2013 - Associazione CoseNuove
Il 30 Giugno 2013 nasce l'Associazione "Cosenuove"
Alcuni giovani di Carpineto Romano che hanno partecipato al laboratorio di marketing territoriale denominato "Carpinetomark" hanno deciso di continuare ad operare per la promozione del proprio territorio attraverso la creazione dell'associazione "Cosenuove". Il nome deriva dall'opera di un importante uomo del passato Papa Leone XIII e la sua Enciclica "Rerum Novarum".
L'associazione nasce per sperimentare la vita associativa come esperienza comunitaria, per:
  • · favorire la maturazione e la consapevolezza della personalità dei soci nel rispetto degli altri;
  • · favorire l'educazione all'impegno sociale, civile, alla partecipazione e alle conoscenze culturali;
  • · promuovere lo svolgimento di attività sportive, ricreative, sociali, didattiche, ambientali, culturali, turistiche, agricole, artigianali, artistiche e di formazione intervento.
Nel perseguimento delle sue finalità e nella gestione dei processi d'intervento, l’Associazione sposa la metodologia della Formazione-Intervento che consente una progettualità partecipata e lo sviluppo di un apprendimento diffuso in connessione stretta con lo sforzo d'innovazione.

I Musei
Museo storico La Reggia dei Volsci
Adagiato nel cuore dei Monti Lepini, Carpineto Romano racconta la sua storia attraverso un percorso museale che si snoda all’interno del suo delizioso borgo medievale.
Il Museo storico La Reggia dei Volsci, situato nel palazzo seicentesco appartenuto alla famiglia Aldobrandini, ci riporta con un viaggio nel passato alla vita quotidiana delle famiglie carpinetane del secolo scorso. Il museo è situato sul “piano nobile” del Palazzo e si articola in nove sezioni ognuna delle quali è caratterizzata da un tema particolare dove si possono ammirare oggetti-guida illustrati con l’aiuto di pannelli e foto. Oltre all’antica sala consiliare che nel 2010 ha ospitato il quadro del Caravaggio “San Francesco in meditazione” nel museo è presente anche una sala dedicata all’evento peculiare carpinetano del palio (con i vestiti tipici seicenteschi realizzati dalle sarte del paese.
Al piano superiore è presente una Biblioteca centralizzata Lepina dove possono essere reperiti libri di storia locale laziale.
Nel seminterrato di Palazzo Aldobrandini potrete gustare deliziosi piatti tipici e vintage nel grazioso ristorante “La Reggia dei Volsci”.
Alcune Sezioni del Museo
Sezione V: Sala del "bello stato" o Sala del Caravaggio
La grande sala o “aula palatii” era la sala più importante della sede governatoriale con affreschi di carattere religioso del XVII secolo. Il cardinale Pietro Aldobrandini e la sorella Donna Olimpia trasformarono questo piccolo stato in uno stato efficiente e moderno. Nella sala è presente ancora oggi lo Statuto comunitario del 1556 e altre Delibere consiliari del XVII secolo che sanciscono la promessa pubblica che legò la comunità di Carpineto al voto del digiuno collettivo durante la pestilenza dell’anno 1657. Questa è stata anche la sala che nel 2010 ha ospitato il quadro del Caravaggio “San Francesco in meditazione” ritrovato nella chiesa di San Pietro negli anni ’70 del XX secolo.
Sezione VI: Pallio e Artigianato Femminile.
Il lavoro della donna tra le pareti domestiche viene oggi esaltato con la riedizione dei giochi cinquecenteschi del “pallio” che rievocano il “bello Stato” della duchessa Donna Olimpia Aldobrandini. Gli abiti esposti sono il risultato di lunghi studi storici delle classi sociali d’epoca e sono realizzati a mano dalle sarte carpinetane.
Sezione VII: Religiosita' e Confraternite
La fede dei cittadini è rappresentata in questa sala attraverso una serie documentale di parrocchie e chiese, confraternite laiche e ordini religiosi di grande importanza per la comunità (francescani e agostiniani). In questa sezione si possono ammirare parati e vasi sacri, labari delle confraternite e immagini sacre.
Le confraternite laiche si diffusero a partire dalla seconda metà del XVI secolo e la maggior parte delle chiese ne era interessata. La chiesa più coinvolta era quella di Santa Maria del Popolo, denominata anche “chiesa nuova”. Le confraternite erano formate da volontari che seguivano regole e comportamenti rigidi.
Sezione VIII: Leone XIII Pontefice
Il glorioso pontificato di Leone XIII durò dal 1878 al 1903. Nel 1900 egli proclamò l’apertura dell’anno santo e nella sala ci sono alcune importanti reliquie che ricordano quel periodo: i suoi abiti sontuosi, il busto in gesso, una serie di cartoline celebrative e stampe d’epoca.
Papa Leone XIII è famoso soprattutto per aver scritto sulla questione operaia nella Rerum Novarum, la famosa enciclica firmata il 15 maggio 1891 con la penna che si trova presso il Museo “I Cimeli di Leone XIII” nella chiesa sconsacrata di San Nicola a Carpineto. I temi della sua rivoluzione religiosa erano il ritorno alle origini di una Chiesa dei poveri e dei diseredati. In questa sala è presente infatti un quadro a olio di san Giuseppe Labre, il “santo dei pidocchi”, un emarginato che visse in povertà che il papa glorificò e canonizzò.
Sezione IX: Emigrazione
In questa sezione troviamo una serie documentale fotografica dell’inizio del XX secolo che spazia dall’Europa (le miniere in Belgio) al Canada, dalle Americhe all’Australia degli anni ’50. la presenza di una “stanza segreta” riporta il visitatore dentro un vicolo newyorkese ricostruito sulla base delle testimonianze degli emigrati sbarcati in Ellis Island alla ricerca di fortuna e libertà.